Non è un periodo semplice quello attuale per Gigi D’Alessio. Dopo il rischio pignoramento e le rate non pagate per un’auto di lusso che non gli sarebbe mai appartenuta, il cantante svela che a farne le spese sarebbe stato anche il suo rapporto con Anna Tatangelo. Insieme da anni, i due condividono un figlio e un rapporto che è riuscito a uscire indenne da una serie di complicazioni che non sarebbe stato semplice per nessuno superare. Questa volta, Gigi è amareggiato nel raccontare che, dopo le vicende a suo carico, Anna non terrebbe più in considerazione la sua opinione. La cantante preferisce vagliare insieme al suo avvocato ogni documento Gigi le chieda di firmare:
Non ha fiducia e fa bene. Ogni volta che le presento un documento, un contratto da firmare, lo vaglia insieme con il suo avvocato. Non considera più la mia opinione. E questa è una cosa che pesa.
Parole dure quelle dell’artista che ammette di aver peccato troppo spesso di ingenuità, al punto che Anna intenderebbe vederci chiaro in qualunque cosa lo riguardi. D’Alessio è finito nell’occhio del ciclone per tre vicende distinte tra loro. La prima fa riferimento a un’auto di lusso del valore di 500 mila euro che il cantante non avrebbe mai nemmeno guidato. Al Fatto Quotidiano che l’ha intervistato, ha spiegato di aver sottoscritto le rate dell’acquisto solo per fare un piacere a un amico. Un’altra questione annosa riguarda l’accordo poi saltato con Giovanni Cottone, ex marito di Valerio Marini. I due avrebbero voluto riportare in Italia la produzione della storica Lambretta ma un impedimento burocratico li avrebbe costretti a fermarsi, nonostante i proficui investimenti già profusi. In ultimo ci sarebbe la rissa con i due paparazzi relativa a diversi anni fa. D’Alessio sottrasse loro le macchine fotografiche dopo che si erano introdotti all’interno della sua proprietà ma, in seguito, li avrebbe risarciti con 200 mila euro. Anche quella vicenda, sebbene la querela sia stata ritirata, sarebbe ben lungi dall’essere conclusa.
Ciao amiche oggi vorrei parlarvi un pò di bucato dato che ho avuto la possibilità di testare l'ammorbidente concentrato oro e fiori di vaniglia di lenor. Inizio col dire che non avevo mai provato un ammorbidente concentrato prima e non avevo mai provato Lenor anche se ovviamente la marca la conoscevo. Appena apri la confezione vieni avvolta da questo profumo veramente buonissimo ma non invadente, essendo concentrato basta usarne mezzo misurino e si ottiene lo stesso effetto con l'ammorbidente classico. Io ho provato questo ammorbidente sia sui capi in cotone, che in tessuto sintetico e in lana il profumo persiste a lungo e molto morbidi. Il prezzo è nella media ma essendo concentrato vi durerà per parecchi lavaggi.
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